Il Garden La Primula di Siziano vi consiglia alcune piante perfette per il periodo natalizio!…
Fiori natalizi: rosa di Natale e stella di Natale
🎅🎄 Fiori natalizi: rosa e stella di Natale 🎅🎄
La rosa di Natale o elleboro e la stella di Natale sono due fiori tipici natalizi, ideali da regalare o regalarsi in questo periodo di festività.
Scopriamo insieme leggenda, storia e curiosità su queste due piante natalizie.
LA ROSA DI NATALE
Il suggestivo nome della Rosa di Natale può essere fuorviante. Probabilmente quasi chiunque, anche i profani, a sentire la parola rosa pensa subito ai primi caldi di maggio, periodo nel quale questo amatissimo fiore normalmente fiorisce.
Questo nome però è un vero e proprio trabocchetto perché la Rosa di Natale, chiamata anche Elleboro o Helleborus, in realtà non ha niente a che fare con la più famosa e diffusissima rosa perché appartiene a tutt’altra famiglia, ovvero quella delle Ranunculaceae alla quale appartengono anche piante più conosciute come, ad esempio, il ranuncolo.
Vediamo ora di conoscere un po’ meglio le Rose di Natale.
Rosa di Natale: caratteristiche
Pianta splendida, dall’aura quasi mistica, la Rosa di Natale è chiamata così semplicemente perché fiorisce verso la fine dell’autunno, nel periodo appena precedente all’arrivo del Natale.
Originaria dell’Europa centrale, la rosa di Natale è diffusa soprattutto lungo l’arco alpino tra Italia e Austria e cresce prevalentemente nelle zone di montagna, elementi che ne fanno una pianta particolarmente resistente al freddo. L’Elleboro è fatto quindi per sopravvivere proprio in questo particolare habitat.
La specie è caratterizzata da bellissimi fiori che possono assumere diverse tonalità, dal bianco, al porpora, al rosa o addirittura al verde. Una curiosità: quelli che normalmente si chiamano petali, nei fiori nella Rosa di Natale si chiamano sepali.
La bellezza dell’Elleboro nasconde però anche delle insidie perché devi sapere che, se ingerita, risulta essere tossica! È quindi strettamente consigliabile tenerla fuori dalla portata dei bambini o degli animali domestici, e manipolarla con l’ausilio dei guanti.
L’Elleboro, o Rosa di Natale, una volta fiorita, produce anche dei frutti. La pianta crescendo può raggiungere i 30 cm di altezza e le sue foglie frastagliate sono di un verde più o meno scuro. Insomma, la Rosa di Natale o Helleborus è una pianta meravigliosa e suggestiva per arricchire il tuo giardino ma anche il tuo balcone.
Rosa di Natale: la tradizione
Ma cos’è che dà il nome alla Rosa di Natale? La risposta è molto semplice: è proprio il suo particolare periodo di fioritura che coincide a grandi linee con le festività natalizie. C’è una leggenda riguardante l’Elleboro che affonda le radici nella tradizione religiosa e più precisamente in quella cristiano cattolica.
Si narra che nella prima notte di Natale, ovvero quella in cui nacque Gesù, il pastore Medeone, vedendo i Re Magi che si recavano alla grotta portando dei doni, cadde in preda della disperazione perché non aveva con sé un regalo.
Fu solo a quel punto che un angelo, impietosito, decise di tramutare le lacrime del pastore stesso cadute sulla neve in un meraviglioso fiore bianco sfumato di rosa, la Rosa di Natale appunto.
Come spiega il linguaggio dei fiori l’Helleborus assume un significato diverso in base al colore dei suoi fiori: il bianco raffigura una proposta di matrimonio, il porpora una preghiera per la fine dei tormenti e il verde una richiesta per verificare i sentimenti del partner.
Rosa di Natale: come coltivarla
La pianta della Rosa di Natale necessita di poca luce e anzi, cresce bene a mezz’ombra o addirittura in ombra. La temperatura non deve mai essere troppo alta dal momento che, essendo una pianta a fioritura autunnale o invernale, non teme affatto le temperature sotto lo zero.
Il terriccio ideale è ricco e alcalino, ancora meglio se mischiato con dell’humus, torba o foglie. Il nostro consiglio è quello di mettere sul fondo del vaso dei sassi o dell’argilla espansa per nutrire la pianta e migliorare la capacità drenante del terreno dal momento che l’Elleboro teme i ristagni idrici.
La Rosa di Natale va in generale irrigata di frequente, riducendo le innaffiature nel periodo invernale. Il concime organico a lento rilascio per piante fiorite va invece somministrato una volta all’anno verso la fine di ottobre o inizio di novembre. Non è necessario potare ma è sufficiente rimuovere le foglie e i rami secchi.
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STELLA DI NATALE
Tra le certezze che accompagnano le feste natalizie non ci sono solo l’albero o il presepe. C’è anche lei: la Stella di Natale, pianta ideale per addobbare casa o fare un dono a colpo sicuro a quella persona “a cui non si sa cosa regalare”. La sua storia è il classico argomento da tirare fuori durante pranzi e cenoni, perché annovera un po’ di curiosità con cui intrattenere gli ospiti. Ecco quindi un po’ di cose da sapere per fare un figurone: da dove arriva, come nasce la tradizione, qual è il suo vero colore (spoiler: non è il rosso) e perché da qualche parte va di moda anche a Pasqua.
Dal Messico all’Europa
La Stella di Natale è una pianta originaria del Messico, dove cresce in modo naturale raggiungendo anche i 4 metri di altezza allo stato selvatico. Già amata dagli Aztechi, che la chiamavano Cuitlaxochitl, ha fatto la sua prima apparizione in Europa all’inizio dell’Ottocento, per mano del naturalista tedesco Alexander von Humboldt, che l’ha introdotta a Berlino dopo un lunga spedizione in America Latina.
Bella di nome e di fatto
Nei manuali di botanica, la Stella di Natale si chiama in realtà Euphorbia pulcherrima, appellativo scientifico che è implicitamente sinonimo di fascino ed eleganze. Il genere Euphorbia include infatti migliaia di piante, tra cui spicca tuttavia un’indiscussa reginetta di bellezza: la Pulcherrima, termine latino che significa appunto “bellissima”.
L’E. pulcherrima è nota anche con il nome di Poinsettia, in omaggio a Joel Roberts Poinsett, l’ambasciatore statunitense che intorno al 1825 la importò negli USA.
Fiore rosso, anzi giallo
A differenza di quello che siamo abituati a pensare, i fiori della Stella di Natale non sono rossi. Tecnicamente il vero fiore è quello piccolo e giallo che sta all’interno: il caratteristico colore che fa tanto Natale è invece opera delle grandi foglie rosse (brattee) che crescono intorno. Alcune varietà di Poinsettia presentano anche foglie rosa, bianche o rosso acceso.
Antica leggenda
Il legame tra la Stella di Natale e il 25 dicembre prende vita nel Messico del Sedicesimo secolo. La leggenda vuole che la giovane Pepita fosse troppo povera per comprare un fiore da posare sull’altare di Gesù Bambino la notte della vigilia. Su consiglio del cugino Pedro, compose quindi con umiltà e amore un bouquet di erbe e ramoscelli, che durante la messa si trasformò in un bellissimo mazzo di fiori rossi a forma di stella. Nacque così la tradizione del “flor de Noche Buena”, ossia il fiore della Notte Santa.
Fiore pasquale
La Stella di Natale è uno dei fiori più popolari del Madagascar, dove è stato importato dai francesi trovando un clima adatto per diffondersi a macchia d’olio. La popolarità dipende anche dall’affinità cromatica con il suolo ricco di laterite, che fa del Madagascar la cosiddetta Isola Rossa. A causa del differente andamento climatico (ci troviamo di sotto dell’equatore) la pianta fiorisce tuttavia verso Aprile, trasformandosi quindi in una perfetta “Stella di Pasqua”.
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